San Damiano, storia di un polacco nell'inferno di Termini
A Festa Roma docu di Sassoli e Alejandro Cifuentes
Con cinquanta euro in tasca, Damian, polacco di trentacinque anni, fugge a Roma e approda nell'inferno della stazione Termini, ma non si confonde coi senzatetto che dormono a terra, ma si arrampica invece su una torre delle antiche Mura Aureliane facendone la sua casa. Riuscirà a rifarsi una vita o sarà inghiottito dall'inferno di Termini? Questo in estrema sintesi il suggestivo docu 'San Damiano' di Gregorio Sassoli e Alejandro Cifuentes che passa oggi a Speciale Screening della Festa di Roma. Non solo Damian, che sogna di diventare un cantante, si lega a Sofia, una senzatetto forte e carismatica. La loro storia d'amore divampa in mezzo al turbolento sfondo di Termini dove Damian alla fine trova quella famiglia che non ha mai avuto. "Questo documentario è nato da un incontro fortuito che ci ha aperto le porte a un mondo parallelo - dicono i registi -. Dopo un anno di volontariato distribuendo pasti ai senzatetto con la comunità di Sant'Egidio, una sera, spinti dal desiderio di conoscere più a fondo questa realtà, abbiamo deciso di trascorrere una notte a Termini. Poco prima di coricarci si avvicina un giovane polacco con una curiosa inflessione calabrese, Damian. Con una barzelletta riesce a rompere immediatamente il ghiaccio e, quasi come un mago, ci rivela di non dormire per terra come molti altri, ma di aver trovato un rifugio sopraelevato che chiama "la mia torre". Affascinati dalla sua personalità carismatica e dalla sua energia contagiosa, abbiamo intrapreso un viaggio nella sua vita che si è rivelato emozionante e complesso. Ci siamo avventurati tra i suoi sogni di gloria come cantante e la cruda realtà della vita di strada, tra l'alcolismo e la costante lotta per la sopravvivenza".
(P.Clark--TAG)