Scala, diverte Il cappello di paglia di Firenze di Nino Rota
Applausi al progetto Accademia
Diverte Il cappello di paglia di Firenze, lo fa nelle intenzioni di Nino Rota che ha scritto questa farsa musicale insieme alla madre (che ha curato il libretto nel 1943), ma anche nella realizzazione in scena alla Scala fino al 18 settembre per il Progetto Accademia. Si tratta di un'opera giovane e quindi particolarmente adatta agli esecutori dell'accademia: solisti, coro, orchestra diretti dal veterano Donato Renzetti. E adatta ai giovani che il regista Mario Acampa (pure lui under 40) ha voluto con sé: Chiara Amaltea Ciarelli a curare i costumi con gusto anni '50 e il ventiseienne Riccardo Sgaramella per le complesse scene, un cubo di 18 metri di diametro che gira e a ogni lato diventa una differente ambientazione. La storia è ambientata in una cappelleria negli anni '50, dove il protagonista Fadinard (ieri Pierluigi D'Aloia, che si alterna nel ruolo con Andrea Tanzillo) fa le pulizie e, dopo aver bevuto ed esser stato picchiato, sogna la vicenda. Sogna di aver involontariamente distrutto il cappello di Anaide (Greta Doveri) mentre lei amoreggiava con l'amante Emilio (William Allione). Loro pretendono che lui trovi un ugual cappello di paglia di Firenze. Il tutto mentre invece Fadinard dovrebbe andare a sposarsi con la sua amata Elena (ieri Laura Lolita Perešivana e in altre recite María Martín Campos) accompagnata dall'ingombrante e divertente padre Nonancourt (ieri Huanhong Li che si è alternato nel ruolo con Xhieldo Hyseni). Una commedia degli equivoci con ritmo veloce (e la richiesta di qualche dote atletica) in cui lui viene scambiato per un violinista di fama, mentre tenta di farsi consegnare un cappello uguale a quello che ha distrutto dalla baronessa di Champigny (Marcela Rahal), finisce a casa del marito di Anaide, Beaupertuis (Vito Priante) senza saperlo. Immancabile dopo due piacevoli ore di spettacolo il lieto fine, con la scoperta che lo zio Vezinet (Paolo Nevi) aveva regalato per le nozze ad Anaide proprio il cappello tanto agognato.
(J.Torres--TAG)