Racconto di due stagioni, il docente amletico di Ceylan
Premiato a Cannes per Merve Dizdar esce dramma del regista turco
Da non perdere l'ultimo film del cineasta turco Nuri Bilge Ceylan, Racconto di due stagioni (About Dry Grasses). Le oltre tre ore di durata risulteranno brevi e necessarie nonostante siano piene di dialoghi ininterrotti in cui ogni cosa viene affrontata maniacalmente nei suoi molteplici aspetti. Protagonista Samet (lo straordinario Deniz Celiloglu), insegnante in Anatolia che sembra essere un Amleto uscito da un romanzo di Dostoevskij, un uomo che viene a un certo punto accusato, insieme a un suo collega, di molestie da parte di alcuni studenti. In realtà Samet è solo un giovane professore d'arte pieno di dubbi e appassionato di fotografia che a un certo punto resta invischiato in una relazione inconsapevolmente affettiva con un'adolescente di nome Sevim. Il film, già in concorso al Festival di Cannes 2023 dove è stato premiato per l'attrice protagonista Merve Dizdar e ora in sala dal 20 giugno con Movies Inspired, mostra Samet regalare alla ragazzina, del tutto innocentemente, uno specchio che poi viene trovato nello zaino di Sevim insieme a una lettera d'amore verso qualcuno che potrebbe essere proprio lui. E questo in una delle scene più forti del film nella quale un gruppo di ispettori fa un blitz nella classe cercando negli zaini tutto ciò che possa essere sconveniente: da una penna laser a un braccialetto, tutti oggetti che non è permesso avere in questo minuscolo paesino di provincia sempre coperto dalla neve. Un paese, anche per questo, senza redenzione (le 'erbe secche' del titolo originale sono quelle irrecuperabili dopo il lungo gelo). Samet, eterno Amleto affetto da nichilismo e da troppe letture, che da anni sogna di fuggire per recarsi ad Istanbul, dopo tutta una serie di eventi che mettono a dura prova la sua stessa coscienza, sembra aver perso ogni speranza quando incontra Nuray (Merve Dizdar), giovane collega problematica ed estremamente moderna che lo rimetterà in gioco non senza ferite da una parte e dall'altra.
(E.Taylor--TAG)