Compie 30 anni il super-microscopio d'Europa
E' il sincrotrone Esrf a Grenoble, tecnologia unica al mondo
Compie 30 anni il super-microscopio europeo. Il primo ottobre 1994 la struttura europea per la luce di sincrotrone (Esrf) con sede in Francia, a Grenoble, apriva le porte ai primi gruppi di ricerca, arrivati da tutto il mondo per lavorare su una delle 15 linee di luce. Oggi le linee di luce disponibili sono 46, i ricercatori sono più di 10mila e l'Esrf è un punto di riferimento della ricerca a livello internazionale anche grazie alla tecnologia innovativa che lo rende un esempio unico. Se nel 1994 l'Esrf era stato il primo sincrotrone di terza generazione, dal 2020 la nuova sorgente di radiazione di sincrotrone chiamata Esrf-Ebs (Extremely Brilliant source) lo ha reso il primo sincrotrone di quarta generazione, con prestazioni cento volte superiori a quelle necessarie per esplorare la materia fino al livello atomico e cellulare. Al suo attivo ha il contributo a più di 40mila pubblicazioni scientifiche e quattro premi Nobel. La sua tecnologia aiuta a rispondere a domande scientifiche sempre più complesse, dallo studio dell'architettura del cervello umano all'immagine dei polmoni fino a livello degli alveoli. Ha aperto la strada alla progettazione di nuovi materiali ispirati alla natura e ha analizzato il deterioramento dei dipinti di Van Gogh, Rembrandt o Matisse per migliorarne la conservazione; con la luce di sincrtome di Grenoble sono stati ricostruiti virtualmente in 3D fossili vecchi di milioni di anni ed è stata ottenuta la scansione del violino di Paganini fino al livello delle cellule del legno per aiutarne la conservazione. "Quando sono arrivato per la prima volta all'Esrf come utente nel 1994, si trattava di un luogo unico per realizzare esperimenti che prima si potevano solo immaginare, e questa esperienza ha sicuramente plasmato la mia carriera", osserva Jean Daillant, direttore generale dell'Esrf dal primo settembre 2024. La struttura europea pe rla luce di sinctronone, aggiunge, "oggi sta scrivendo una nuova pagina della sua storia, con progetti scientifici innovativi e interdisciplinari basati su forti collaborazioni internazionali, come l'Atlante degli organi umani". Quest'ultimo è il risultato di una vasta collaborazione internazionale lanciata nel 2020 e finanziato con 10 milioni di euro dalla Chan Zuckerberg Foundation e che promette grandi contributi sulla comprensione di malattie infettive, malattie neurodegenerative e tumori.
(K.Jones--TAG)