Acn, in sanità in media 2,6 eventi cyber malevoli al mese
Convegno a Palermo sulla sicurezza informatica nel settore
Sul territorio nazionale, a partire da gennaio 2022, si sono verificati mediamente 2,6 eventi cyber malevoli al mese ai danni di strutture sanitarie, dei quali la metà circa ha dato luogo a incidenti, ovvero ha avuto un impatto effettivo sui servizi sanitari erogati, sia in termini di disponibilità sia di riservatezza, con gravi ripercussioni a danno dell'utenza, anche per quanto concerne la privacy. Sono questi i dati resi noti dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn) e illustrati nel corso di un convegno dal titolo "La minaccia cibernetica al settore sanitario", in corso a Villa Igiea a Palermo. "I tentativi di attacco - spiega l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale - spesso hanno successo poiché alcune pratiche di sicurezza, anche elementari, vengono ignorate o mal implementate. Nella maggior parte dei casi, ciò è frutto di scarsa attenzione agli aspetti di sicurezza connessi alla gestione di sistemi digitali, o di una carente formazione specifica sulla cybersicurezza del personale impiegato in ospedali, centri medici, cliniche e altre strutture sanitarie". Secondo i dati raccolti da Acn, nel periodo compreso tra il 2022 e il 2023, si è osservato un notevole incremento nella frequenza degli eventi cyber, documentati in un totale di 45 casi. L'analisi del numero di eventi registrati nel 2023 rivela un aumento del 50% rispetto al 2022. In particolare, è emerso che il 47% di tali eventi cyber sono stati confermati come incidenti. Dall'analisi e classificazione dei 45 eventi cyber rilevati si evince una sensibile predominanza del ransomware, ossia un attacco che blocca il sistema intimando l'utente ad un pagamento per il suo sblocco. "In questo caso gli attacchi ransomware risultano essere la minaccia cibernetica più diffusa per il settore, con il 35% degli eventi nel 2023 e il 60% degli eventi nel 2022", conclude l'Acn.
(D.Sanchez--TAG)