Aviaria, negli Usa i Cdc chiedono sorveglianza rafforzata
Più test per cogliere primi segnali di circolazione nell'uomo
L'influenza aviaria continua a preoccupare gli Stati Uniti. In un incontro con rappresentati della sanità pubblica, il vicedirettore dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), Nirav Shah, ha raccomandato di non allentare le attività di sorveglianza dell'influenza nonostante l'arrivo della bella stagione, allo scopo di poter identificare tempestivamente eventuali segnali di diffusione dell'influenza aviaria nell'uomo. I Cdc hanno chiesto che venga aumentato il numero di analisi approfondite (la cosiddetta sottotipizzazione) sui campioni che risultassero positivi al virus dell'influenza di tipo A. I test 'di primo livello' non consentono infatti di discriminare tra la convenzionale influenza umana e l'influenza aviaria A/H5N1 che attualmente sta circolando nelle mucche in Usa. I Cdc sperano che, intensificando lo sforzo di analisi, si possano individuare anche casi rari di aviaria che circolano nella popolazione. Intanto, cresce il numero di allevamenti colpiti dall'influenza aviaria: con gli ultimi tre notificati dal dipartimento dell'Agricoltura del Michigan lunedì, il numero è salito a 54.
(D.Lewis--TAG)