Cameron cade nella trappola, videochiamata con sosia Poroshenko
Londra: 'Breve colloquio, il ministro è pentito dell'errore'
Nell'era della disinformazione, David Cameron è caduto nella 'trappola' tesagli da un sosia di Petro Poroshenko che è riuscito a ingannare il ministro degli Esteri del Regno Unito nel corso di una videochiamata spacciandosi per l'ex presidente ucraino: lo riportano i media britannici. Secondo un portavoce del ministero degli Esteri di Londra, la videochiamata è stata "breve" ed è avvenuta "negli ultimi giorni". I due si sono scambiati inoltre numerosi messaggi di testo e Lord Cameron - ha aggiunto il portavoce - si è pentito del suo errore. "Anche se la videochiamata sembrava chiaramente riguardare Poroshenko, dopo la conversazione il ministro degli Esteri si è insospettito", ha spiegato il ministero aggiungendo che il finto Poroshenko ha chiesto a Cameron anche i suoi contatti e che a quel punto il ministro ha interrotto la conversazione. Il portavoce non ha spiegato chi fosse l'autore del 'fake', né come sia riuscito a contattare direttamente Cameron, aggiungendo di aver diffuso pubblicamente i dettagli dell'episodio per paura che possa essere "manipolato". "La manipolazione dell'ambiente informativo sta diventando sempre più presente", ha affermato il ministero. "Pur rammaricandosi del suo errore, il ministro degli Esteri ritiene importante denunciare questo comportamento e aumentare gli sforzi per contrastare l'uso della disinformazione", ha aggiunto. Poroshenko è stato presidente dell'Ucraina dal 2014 al 2019 e durante il suo mandato come primo ministro David Cameron ha avuto spesso rapporti con l'allora leader ucraino, compresi incontri ai vertici internazionali.
(T.Brown--TAG)